In linea di principio, chi acquista un immobile deve contribuire al finanziamento almeno con il 20% di capitale proprio. Il restante 80% del prezzo d’acquisto può essere invece finanziato da terzi. Il capitale di terzi si suddivide in due parti: la 1a ipoteca viene concessa, a seconda dell’offerente, sul 65-70% del valore dell’immobile. Il 10-15% mancante viene coperto dalla 2a ipoteca. Se la quota del capitale di terzi nel finanziamento di immobili è inferiore al 65%, viene stipulata solo una 1a ipoteca e la seconda viene meno. A differenza della 1a ipoteca, la seconda va rimborsata ossia ammortizzata entro 15 anni o al più tardi entro il pensionamento.