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I ritardi nei progetti edilizi comportano ben presto costi elevati e fanno perdere tempo prezioso ai committenti. Anche per questo motivo non tutti hanno il diritto di sollevare opposizione contro una domanda di costruzione. In linea di principio, solo i vicini sono autorizzati a farlo. In tale contesto non è chiaramente definito il raggio entro cui deve abitare un soggetto per poter presentare un’opposizione; si presuppone solamente un «rapporto spaziale sufficientemente stretto» o un «interesse degno di protezione»:
Non è inoltre consentito presentare un’opposizione per conto di un’altra persona, ad esempio la madre anziana.
I ricorrenti devono altresì dimostrare in che misura siano più penalizzati dal progetto di costruzione rispetto a quanto lo sia la collettività. Senza un maggiore aggravio a proprio carico, chi volesse opporsi alla costruzione di una strada di grande transito avrebbe quindi poche possibilità di successo.
È inoltre importante tenere d’occhio i termini per la presentazione di un’opposizione. Il termine decorre dalla pubblicazione del progetto edilizio, ad esempio nel Foglio ufficiale cantonale, e normalmente è di 20 giorni.
Chi con un’opposizione persegue uno scopo diverso da quello di tutelarsi da un pregiudizio difficilmente avrà successo e, nel peggiore dei casi, dovrà anche fare i conti con richieste di risarcimento danni da parte del committente.
Prima di decidere di presentare un’opposizione, è bene che vi informiate sui costi che dovrete sostenere. Le spese di ricorso nonché quelle processuali e legali possono raggiungere ben presto somme elevate, pertanto è necessario valutare attentamente con il dovuto anticipo i vantaggi e i possibili costi derivanti.