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Per molte giovani coppie, la casa di proprietà è un obiettivo importante nella vita. Tuttavia, il reperimento dei mezzi propri necessari e la sostenibilità a lungo termine rappresentano due ostacoli importanti, tanto che spesso i genitori decidono di intervenire. Per garantire l’equità all’interno della famiglia, prima di coinvolgere i genitori è opportuno valutare tutte le possibilità a disposizione della giovane coppia.
In linea di principio, per l’acquisto di un immobile è necessario apportare il 20% del prezzo d’acquisto sotto forma di capitale proprio. La metà di quest’ultimo (10%) deve essere costituita da fondi propri di qualità primaria, come averi in conto e altre disponibilità, averi dei pilastri 3a/3b, anticipi ereditari o donazioni. Per l’altra metà, spesso si procede al prelievo o alla costituzione in pegno degli averi della cassa pensione. Meno frequente, ma possibile, è anche la costituzione in pegno di altri valori patrimoniali, come ad es. portafogli azionari o oggetti d’arte, se vostro figlio ne possiede. In tal caso viene stipulato un accordo di garanzia con il creditore ipotecario. Tuttavia, i requisiti e i criteri di valutazione variano a seconda dell’istituto e del tipo di patrimonio. Un deposito titoli da costituire in pegno deve essere di norma detenuto presso la stessa banca che concede l’ipoteca. Di conseguenza, vostro figlio sarebbe vincolato all’istituto.
Se disponete di liquidità sufficiente per concedere a tutti i figli un anticipo ereditario o una donazione, questa potrebbe essere una soluzione che non penalizza nessuno. Altrimenti potete valutare la possibilità di un prestito infruttifero a vostro figlio. Il problema è che molte banche considerano tali prestiti come capitale proprio solo se non sussiste alcun obbligo di rimborso. Dal punto di vista giuridico, si tratterebbe però di una donazione. Se concedete a vostro figlio un prestito infruttifero con obbligo di rimborso, non è certo che troviate un istituto che lo accetti come capitale proprio. Il vantaggio sarebbe che non avrebbe alcun effetto sugli altri eredi, poiché il prestito verrebbe ereditato come credito e vostro figlio dovrebbe rimborsarlo alla comunione ereditaria. Esaminate le diverse opzioni disponibili e contattate vari istituti di credito o un intermediario ipotecario indipendente per trovare la soluzione migliore per vostro figlio, ma anche per gli altri eredi.